Leggendo qua e là per approfondire alcuni temi su Van Gogh, mi sono accorta che le parole più belle le ha scritte proprio lui. Quindi, ho deciso di non riportare la solita descrizione di vita e opere, ma di scegliere alcune immagini significative da tenere sullo sfondo mentre lo ascoltiamo parlare. Per capirlo meglio, perchè amare i girasoli o la notte stellata è facile, ma capire ciò che ha portato a dipingerli in quel modo forse lo è un po' meno.
E mi scuso se non traduco, ma questo lavoro perderebbe molto del suo senso nella mia traduzione.
E quindi... la parola a Vincent..
«Quando la terra non viene messa alla prova, non se ne può ottenere nulla. Lei, è stata messa alla prova; di conseguenza trovo più in lei che in tutto un insieme di donne che non siano state messe alla prova dalla vita»
Van Gogh parlando di una donna - prostituta e ragazza madre - che voleva sposare
« Anche se seguito a produrre opere nelle quali si potranno ritrovare difetti, volendole considerare con occhio critico, esse avranno una vita propria e una ragione d'essere che supereranno i loro difetti, soprattutto per coloro che sapranno apprezzarne il carattere e lo spirito. Non mi lascerò incantare facilmente, come si crede, nonostante tutti i miei errori. So perfettamente quale scopo perseguo; e sono fermamente convinto di essere, nonostante tutto, sulla buona strada, quando voglio dipingere ciò che sento e sento ciò che dipingo, per preoccuparmi di quello che gli altri dicono di me. Tuttavia, a volte questo mi avvelena la vita, e credo che molto probabilmente più d'uno rimpiangerà un giorno quello che ha detto di me e di avermi ricoperto di ostilità e di indifferenza. Io paro i colpi isolandomi, al punto che non vedo letteralmente più nessuno »
Van Gogh - parlando di alcune critiche ai suoi "Mangiatori di patate". E' incredibile quanto queste parole scritte nel 1885 possano vibrare ancora oggi in tutta la loro potenza. Questo è il periodo "olandese" nel quale si concentra sullo studio di tematiche sociali e della realtà soprattutto contadina che lo circonda.
e sempre a proposito della sua espressività:
«quando non posso farlo (esprimermi ndr) in modo soddisfacente, mi sforzo di correggermi. Ma se il mio linguaggio non piace, ciò mi lascia completamente indifferente»
Ed è spiazzante sentire cosa pensava del movimento impressionista, nel periodo francese nel quale abitò anche a Parigi:
"quando si vedono per la prima volta si rimane delusi: le loro opere sono brutte, disordinate, mal dipinte e mal disegnate, sono povere di colore e addirittura spregevoli. Questa è la mia prima impressione quando sono venuto a Parigi"
Però, poi, si dovette pian piano ricredere di fornte all'innovazione di tecniche e di colori proposta dagli impressionisti e cominciò a frequentarli, senza aderire completamente al gruppo, ma le sue tele presero colori più chiari ed i temi divennero meno sociali e più leggeri.
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Agostina Segatori, ex modella di Degas con la quale Van Gogh ebbe una relazione |