sabato 2 febbraio 2013

Focus su: Giuditta I di Gustav Klimt


E oggi, complice un'influenza che mi costringe in casa, post di approfondimento su un artista che volevo trattare da un po', ma vi propongo un vero focus su un solo ed unico suo quadro. Signore e signori, ecco a voi la "Giuditta I" di Gustav Klimt.

Opera realizzata nel 1901 ed oggi conservata a Vienna, il soggetto si riferisce chiaramente ad un episodio biblico la cui protagonista è rappresentata - però - utilizzando le fattezze di una nobildonna vissuta all'epoca dell'artista. Ma chi era Giuditta?

Nell'episodio dell'Antico Testamento, Giuditta era una nobile vedova ebrea che salvò la propria città di Betulla dagli Assiri utilizzando la propria bellezza per sedurre il generale dei nemici, Oloferne, per poi decapitarlo. Si tratta di un'eroina sacra, ma Klimt la attualizza utilizzando per rappresentarla il volto di Adele Blochbauer, nobildonna della borghesia viennese dell'epoca.

Il ritratto mantiene un'aurea molto strana: sacra per il richiamo biblico e la cornice dorata, ma decisamente profano per la posa così sensuale, la veste trasparente e l'espressione della donna  trionfante ma fredda.

I colori sono delicati e tenui, ma spezzati dai capelli neri di Giuditta che formano quasi un'aureola che rimanda a qualcosa di profondamente oscuro. Altro dettaglio prezioso, ma inquietante: il gioiello al collo della donna, in chiaro stile liberty, è un simbolo della decapitazione del generale del quale tiene la testa sottobraccio.

Questa rappresentazione della sacra Giuditta è stata naturalmente molto contestata tanto che alcuni studiosi hanno preferito vederci Salomè, altro personaggio biblico un po' più profano e dalla decapitazione facile (...).

I dubbi però sono pochi e nel 1909 Klimt ripropose Giuditta con un altro quadro, ma a grandezza naturale nel quale vengono ancora più sottolineate la fierezza e la crudeltà della donna e dell'immagine.

Anche prima di conoscere realmente il suo soggetto, ho sempre amato questo quadro. Ha qualcosa di speciale, nel colore, nello sguardo ed in quel senso di delicata inquietudine che rimane nonostante la nudità esibita e la testa mozzata sotto il braccio. Il particolare macabro, però, non invade la scena. Anzi, si vede appena perchè il quadro è tutto suo, tutto di Giuditta.

4 commenti:

  1. Interesante espacio el tuyo,
    buen fin de semana.
    un abrazo.

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  2. Una mia amica impazzisce per i lavori di Klimt!^^
    Questo è uno dei più belli, senza dubbio!
    Un bacio!
    S
    Lanvin

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non vedo l'ora di poter vedere quello di 9 metri! ciao e buona serata!

      Elimina

grazie per il tuo intervento, è prezioso per me!

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