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Un violento litigio con il padre
ha per conseguenza la perdita di ogni aiuto economico per Claude, che torna a Parigi. Qui, per la prima volta è ammesso al Salon con due sue marine, "Il molo a Honfleur" e "La
foce della Senna a Honfleur" della quale il critico Paul Mantz scrive
nella Gazette des Beaux-Arts che
"non la dimenticheremo più.
Eccoci interessati a seguire nei suoi tentativi futuri questo sincero autore di
marine"
lodando la sua maniera ardita di vedere le cose, i tocchi fitti e rapidi sull'acqua e le pennellate spesse nella rappresentazione delle nuvole..
Trasferitosi in una pensione di
Chailly nei pressi del bosco di Fontaibleau comincia a lavorare alla "Colazione sull'erba" ispirata all'analogo,
famoso, dipinto di Manet. L'intenzione è di dipingere una grande tela di sei
metri per cinque e posano per lui la sua fidanzata Camille Doncieux e Bazille, l'uomo sdraiato a destra,
mentre il personaggio seduto in primo è stato identificato come il pittore Lambron
o Courbet.
Eccoli sotto entrambi, Monet (1865-1866) e Manet (1862), oggi entrambi al Musèe d'Orsay - Paris.
Incredibilmente, il dipinto non piace a Courbet e
Monet lo lascia incompiuto come pegno per il pagamento della pensione. Lo
riprenderà nel 1884 in cattive
condizioni. Ne esiste una
replica (o uno studio), di piccole dimensioni e con alcune varianti, eseguita nel 1866 ed ora al Museo
Puskin di Mosca. La differenza tra Monet e lo stile di Courbet è il raggiungimento di una scioltezza e fluidità spinte, un modo decisamente nuovo di intendere la pittura. Ecco la versione del Puskin:
Monet non amava i classici esempi della pittura, tanto da non entrare quasi mai
al Louvre: la sua cultura artistica era limitata, ma compensava egregiamente con il vantaggio di poter guardare alla natura, l'unica e assoluta fonte della sua ispirazione. La sua visione è immediata, ignora volutamente la tecnica, il
rilievo ed il chiaroscuro degli oggetti concentrandosi sull'impressione che per prima arriva agli occhi.
Inizia a dipingere all'aperto un altra sua pietra miliare, "Donne in giardino" (1866) dove Camille è l'unica
modella delle tre donne rappresentate nel dipinto; rifiutato l'anno dopo dal
Salon, gli viene comprato da Bazille per 2.500 franchi. Tornato molti anni dopo
in possesso di Monet, lo venderà nel 1921 allo
Stato francese per 200.000 franchi. Una ripresa fotografica del giardino gli ha
suggerito la profondità dello spazio ma Monet è interessato soltanto ai piani e
ai colori.
Nasce il figlio Jean e Monet va a Parigi, abitando con
Renoir e Bazille. Nel 1868 espone ancora al Salon e si trasferisce con Camille e il figlio prima a Fècamp e poi a Etretat. Per
sfuggire ai creditori è aiutato da
Renoir e dal mercante Gaudibert, che gli compra delle tele, gli commissiona il
ritratto della moglie e gli procura una casa a Saint-Michel, presso Bougival
sulla Senna, dove abita insieme con Renoir.
Da qui in poi è storia dell'arte, quella vera. Inizia una serie di dipinti incredibili, che vanno dritti agli occhi e poi al cuore. Ma il resto al prossimo post.....
Un bacione e buon 8 marzo!
RispondiEliminaBellissimi anche questi dipinti di Monet..sono scene di vita deliziose. Bacioni :)
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