venerdì 26 ottobre 2012
martedì 23 ottobre 2012
Picasso a Palazzo reale - part 3
.. e quindi siamo a Francoise, che fu la compagna di Picasso per 10 anni ed al quale diede ben due figli (Claude e Paloma), ma lo lasciò - unica tra le sue tante donne - per le continue infedeltà.
Nel suo dipinto "l'ombra" c'è tutta la storia: l'ombra nera è Picasso, abbandonato e solo, che guarda la nuvola bianca che se va (Francoise). Sopra alla scena si notano alcuni giochi abbandonati, chiaro e triste richiamo all'allontanamento dai due figli. L'opera di Picasso si piega ai suoi stati d'animo, i colori sono spenti e quanto emerge dalla scena è malinconia ed angoscia.
..che non dura a lungo perchè Picasso, ormai anziano, reagisce addirittura risposandosi nel 1961 con una giovane studentessa d'arte, Jacqueline che rimase con lui fino alla morte. Eccoli insieme...
Jacqueline e Pablo rimasero insieme 20 anni e lei fu ritratta in oltre 400 quadri. Nella maggior parte dei casi le sue fattezze vengono esagerate quasi a diventare feline, alla Picasso maniera
Un'altra particolarità, che emerge dalla mostra di Milano è la grande ammirazione di Picasso per Van Gogh e Matisse ai quali fa diversi richiami nelle proprie opere (Picasso si ritrae anche con il cappello di feltro di Van Gogh in testa).
Ad esempio in questa opera, il richiamo a Matisse ed al suo stile appare evidente sia nelle decorazioni, sia nel soggetto, sia nella prospettiva ("a plat" con forte processo astrattivo dei piani orizzontali e verticali).
E per finire qualche altra immagine... buona mostra a tutti
Nel suo dipinto "l'ombra" c'è tutta la storia: l'ombra nera è Picasso, abbandonato e solo, che guarda la nuvola bianca che se va (Francoise). Sopra alla scena si notano alcuni giochi abbandonati, chiaro e triste richiamo all'allontanamento dai due figli. L'opera di Picasso si piega ai suoi stati d'animo, i colori sono spenti e quanto emerge dalla scena è malinconia ed angoscia.
"l'ombra" - 1953 |
Jacqueline e Pablo rimasero insieme 20 anni e lei fu ritratta in oltre 400 quadri. Nella maggior parte dei casi le sue fattezze vengono esagerate quasi a diventare feline, alla Picasso maniera
Un'altra particolarità, che emerge dalla mostra di Milano è la grande ammirazione di Picasso per Van Gogh e Matisse ai quali fa diversi richiami nelle proprie opere (Picasso si ritrae anche con il cappello di feltro di Van Gogh in testa).
Ad esempio in questa opera, il richiamo a Matisse ed al suo stile appare evidente sia nelle decorazioni, sia nel soggetto, sia nella prospettiva ("a plat" con forte processo astrattivo dei piani orizzontali e verticali).
"Studio la Californie a Cannes" - 1956 |
E per finire qualche altra immagine... buona mostra a tutti
Picasso e Braque |
domenica 14 ottobre 2012
Picasso a Palazzo Reale - part 2
domenica 7 ottobre 2012
Picasso a Palazzo Reale - part 1
Fino a gennaio 2013 più di 200 opere del pittore e scultore spagnolo vi aspettano a Palazzo Reale a Milano.
Vi consiglio di visitare questo evento monumentale, ma di recensioni della mostra è già pieno il web. Io vi spiego perchè mi è piaciuta, ma vi voglio lasciare qualche piccolo consiglio:
- meglio prendere una guida che vi accompagni: l'esposizione è davvero molto grande, gli stili di pittura e scultura sono i più diversi e l'essenziale è cogliere la storia, quello che sta dietro le opere prima di cedere al commento "lo saprei fare anche io". Picasso è difficile e non inquadrabile in definizioni precostituite;
- conoscere in anticipo qualche dettaglio sulla vita privata di Picasso può aiutare perchè le sue opere sono il riflesso di una evoluzione interiore. A partire dall'amore/odio per il padre al rapporto con le tante donne amate, ritratte generosamente in tutta la sua produzione artistica, fino all'impegno politico e sociale per la Spagna.
La mostra mi è piaciuta perchè le sale sono grandi (a partire dall'ingresso nella sala delle cariatidi dove negli anni '50 è stata portata "la Guernica" mentre oggi è presente "Massacro in Corea") e permettono la giusta visibilità dei dipinti, spesso di grandi dimensioni. Inoltre, l'evoluzione artistica è davvero completa e permette di cogliere cosa passava nella testa di Picasso durante gli anni, a partire dagli studi classici, al periodo blu, al periodo rosa, al protoprimitivismo, al cubismo, cubismo analitico, opere più riflessive nella fase finale della vita oppure sculture con i materiali più inaspettati.
Ma a me piace parlare per immagini e quindi ecco una prima carrellata dei quadri più significativi, ma perchè non sia solo un banale elenco, ho cercato di abbinare qualche fotografia del pittore e delle donne che spesso vediamo ritratte in modo che si tutto più tangibile.
NOTA: tutte le guide nel museo sono vestite con la stessa maglia a righe spesso indossata da Picasso |
Olga - la ballerina russa prima moglie di Picasso, morta suicida nel 1955. NOTA - non è stata l'unica donna dell'artista ad essersi tolta la vita o a diventare pazza..... |
Olga in poltrona - 1918 - il quadro è in stile abbastanza classico, ma il concetto di cubismo è facilmente riscontrabile nei fiori che decorano la poltrona |
CONTINUA....
venerdì 5 ottobre 2012
A Picasso day....
"Quando non ho più blu metto del rosso" (Pablo Picasso)
Preview del post dei prossimi giorni, perchè tra poche ore andrò a visitare la mostra dedicata a Picasso a Palazzo Reale, che resterà aperta fino al 6 gennaio 2013. E mi preparo ad una bella recensione ;-)
Buon week-end a tutti
Preview del post dei prossimi giorni, perchè tra poche ore andrò a visitare la mostra dedicata a Picasso a Palazzo Reale, che resterà aperta fino al 6 gennaio 2013. E mi preparo ad una bella recensione ;-)
Buon week-end a tutti
mercoledì 3 ottobre 2012
poesia anonima...
E CRESCENDO IMPARI.......
E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,
la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
( Anonimo )
E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,
la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
( Anonimo )
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