giovedì 16 febbraio 2012

Alla sera


Perchè oggi sono così felice che sia sera, perchè mancano quelle sere dopo la scuola che stavi a casa e ti sembravano così lunghe perchè non potevi uscire e dovevi anche studiare.

Ed invece oggi mi sembrano così corte ed arriva subito qualcosa d'altro da fare, altri impegni per dopo e per domani. Qualche film che non riesci a vedere e qualche libro che si allunga per il tempo che manca e ti addormenti prima. UFFA è sufficiente?

E questa sera ho chiesto le parole a qualcuno che la descrive molto meglio di me, decisamente ;-)

Buona lettura e buona serata



ALLA SERA  (Ugo Foscolo)

Forse perché dalla fatal quiete         
Tu sei l’imago a me si cara viene,            
o Sera. E quando ti corteggiano liete
le nubi estive e i zeffiri sereni

e quando dal nevoso aere inquÏete
tenebre e lunghe all’universo meni,
sempre scendi invocata e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai coi miei pensieri su l’orme
Che vanno al nulla eterno, e intanto fugge,
questo reo tempo, e van con lui le torme

delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la  tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.


                                                                          

4 commenti:

  1. Da tanto tempo non mi capitava di rileggere questa poesia, e ti ringrazio per averla postata. Io mi sto laureando in lettere con una tesi su Montale, per cui sono molto attento a ogni discorso poetico. Foscolo qui pone la similitudine tra la sera e la morte, tema ripreso da Pascoli, ma la frase che più colpisce è "ma intanto fugge questo reo tempo". E' una citazione da Orazio: "dum loquimur, fugerit invida aetas / carpe diem, quam minimum credula postero". Parliamo, e intanto fugge questo tempo invidioso di noi. Cogli l'attimo, credendo il minimo possibile al domani. A volta non riusciamo a dare al presente il giusto valore, ecco perché arriviamo a sera e ci sembra di non avere fatto niente. Forse abbiamo dato la priorità a qualcosa che non la meritava, o forse eravamo troppo distratti, o troppo stanchi. Cito una poesia di Sereni: "C'era fuori un così bel sole / e noi per pigrizia o distrazione non siamo usciti a vederlo".

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    1. Grazie per il tuo bellissimo commento ed in bocca al lupo per la tua tesi. Il mio pezzo preferito è la fine, tutte le "r" del verso (guerriero, rugge) danno davvero l'idea della rabbia sopita dalla pace della sera. A presto

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  2. molto interessante .....
    complimenti Francesca per questo tuo interessantissimo blog!!!!

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grazie per il tuo intervento, è prezioso per me!

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