Van Gogh con le sue parole:
"Nella mia febbre cerebrale o follia, non so come chiamarla, i miei pensieri hanno navigato molti mari"
Vincent Van Gogh
Groot-Zundert(Olanda),1853 - Auvers-sur-Oise (Francia),1890
"L'arte è l'atto di aprirsi un passaggio attraverso un muro di ferro invisibile che sembra trovarsi tra ciò che si sente e ciò che si può"
"Se varrò qualcosa più in là, la valgo anche adesso, perché il grano è grano, anche se i cittadini all'inizio lo scambiavano per erba"
Amo Van Gogh, nella sua follia e nella sua genialità. Che poi, tante volte, sono la stessa cosa.
RispondiEliminaIn lui questo aspetto è molto evidente, ma anche io credo che la genalità sia anche follia...
EliminaParole che sono contemporane alla realtà di oggi. Ciao e buona settimana, Angelo.
RispondiEliminaCiao Angelo, è proprio questo che mi ha colpito delle parole di Van Gogh, sono dannatamente moderne. Benvenuto sul blog!
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