“Nuotavo spinto dalla corrente quando improvvisamente mi si parò davanti una ripida parete di pietra, Dovetti aggrapparmi con le mani alla roccia per costeggiare la struttura e non essere spinto lontano. Dopo la lunga passeggiata subacquea mi ritrovai di fronte a uno spettacolo da mozzare il fiato: la facciata era percorsa da scalinate, ognuna delle quali conduceva a terrazzamenti su vari livelli, in un insieme irregolare, ma continuo fino alla cima. La costruzione era così perfetta che mi aspettavo da un momento all’altro di vedere qualcuno uscirne. Ma gli unici abitanti erano i pesci che nuotavano intorno a me, e il silenzio del luogo era rotto solo dal battito del mio cuore”.
In questo modo ci sarebbero le prove dell’esistenza del leggendario Mu, continente che secondo una leggenda si inabissò nell’Oceano Pacifico migliaia di anni fa. Fin dal 1868, quando il colonnello Jason Churchward affermò di essere in possesso di alcune tavolette di argilla, che recavano incisa in una scrittura misteriosa la storia del grande continente di Mu, si iniziò a cercare qualcosa che fosse una traccia di questa antica civiltà in tutto il Pacifico, senza però mai avere successo.
La notizia del ritrovamento fu divulgata alla comunità scientifica nel 1986 e nel 1990 la zona fu dichiarata sito archeologico, ma in molti pensano ancora che la struttura sia solo una bizzarra realizzazione di madre natura.
Queste le parole con le quali il giapponese Kikachiro Aratake, un Sub di Yonaguni (piccola isola dell’arcipelago delle Ryukyu a Sud del Giappone), descrive la sua favolosa scoperta del 1985. Durante un’immersione a circa 150 metri al largo dell’isola si trovò davanti ad un’enorme struttura di pietra dall’aspetto simile a una piramide, che si ergeva ad una profondità di 25 metri e che potrebbe rivelarsi la più antica costruzione fatta dall’uomo.
Sappiamo che le prime grandi culture della nostra civiltà furono quelle Egiziane e Mesopotamiche; ma se la scoperta di Aratake si rivelasse quello che sembra, dovremmo riscrivere la storia dell’intera umanità.
Continua.....
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