La struttura è un enorme blocco di roccia lungo 200 metri, largo 150 e alto circa 20, la grandezza della base è paragonabile a quella della piramide di Cheope. Non si sa ancora a quando risalga la struttura anche perchè le avverse condizioni del mare in quel tratto di costa rendono molto difficili le analisi.
“La prima cosa che si nota nella sezione inferiore è un corridoio che si sviluppa lungo l’intero perimetro e che descrive, nell’estremità occidentale, una curva perfetta intorno alla parete. Dalla facciata Sud, quella principale, partono le scalinate che portano alla zona dei terrazzamenti ad Ovest e a quella che abbiamo definito “sacra” ad Est. Senza dubbio i gradini di alcune scalinate sono alti, alcuni arrivano persino a un metro, tanto da risultare poco agibili per l’uomo. Obiezione alla quale io ribatto che su cinque scalinate, ben tre sono a misura di passo umano e perfettamente percorribili. La piramide è un monolito, cioè un unico blocco di pietra, ma durante le analisi abbiamo trovato numerose pietre aggiuntive di diverse forme e dimensioni. Quelle squadrate, concentrate solo nelle vicinanze della piramide, sembrano frammenti derivanti dai processi di lavorazione della struttura (per esempio l’intaglio delle terrazze e delle scale). Le pietre rotonde, invece, potrebbero far parte di un rudimentale sistema per drenare l’acqua piovana. Si trovano, infatti, concentrate solo vicino a solchi scolpiti sulle superfici di roccia, che probabilmente fungevano da grondaie.”
Questa costruzione potrebbe rivelarsi solo una bizzarra creazione della natura o il più grande ritrovamento archeologico di tutti i tempi, ma la domanda che scuote la scienza è: "chi ha eretto questa piramide?"
Una delle ipotesi si riferisce ad un innalzamento del livello del mare in seguito all’ultima glaciazione (tra i 9.000 e i 10.000 anni fa) che ha probabilmente sommerso il tratto di mare davanti a Yonaguni. C’è da sottolineare che quella dell’ultima glaciazione è una data ricorrente quando si parla di antiche civiltà e misteriosi ritrovamenti archeologici.
Ma-saaki Kimura ipotizza sia stata una popolazione originaria dell’Asia sud-orientale. Sulla civiltà che presumibilmente realizzò l’opera non si sa molto a parte che per realizzare una struttura del genere dovevano avere una grande conoscenza di ingegneria e architettura. Inoltre, nel sito sono state ritrovate numerose incisioni e questo fa pensare che siano stati a conoscenza di una scrittura basata su pittogrammi.
Le incisioni sulla pietra sono molto simili a quelle su una tavoletta di pietra ritrovata alcuni anni fa ad Okinawa, che riporta un linguaggio ancora indecifrabile ma un disegno inciso sopra ricorda molto (secondo Kimura) un tempio sommerso.
Le ultime analisi del professor Kimura e gli studi portati avanti dalla comunità archeologica sembrano confermare che il complesso sottomarino ha strette relazioni con le rovine precolombiane ed egiziane.
Forse si trattava di un sito religioso e cerimoniale che non ha corrispondenze con nessun'altra architettura sacra dell'estremo Oriente e che si lega invece a siti archeologici presenti in altre parti del mondo. In particolare, l'intero complesso sottomarino come progetto architettonico è sorprendentemente simile alla città Inca di Pachacamac in Perù.
Il professar Kimura si dichiara convinto che il tutto è opera di un popolo molto intelligente "con un alto grado di conoscenza tecnologica e di cui finora non avevamo nessuna traccia". Anche l'età stimata del complesso lascia perplessi; Teruaku Ishi, docente di geologia all'Università di Tokio, sostiene che la Piramide sommersa potrebbe risalire almeno all'ottomila a.C.. Altri studiosi la retrodatano addirittura al 12.000 a.C.; come dire, più antica delle piramidi d'Egitto.
Francesca, certo che passare qui da te è un continuo arricchimento.
RispondiEliminanon sapevo di questo YONAGUNI, e andrò a leggermi il primo post cosi posso capirci meglio.
ti mando un abbraccio perchè sei sempre davvero tanto in gamba e con la voglia di diffondere una cosa preziosissima:la cultura e l'informazione.
vaty
Vatyyyy, grazie! che bel complimento.... Io ci provo e spero di riuscire a trasmettere quello che mi piace e trovo interessante.. grazie ancora
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