Nelle sue foto ho potuto vedere la società americana degli anni '30, sorpresa nelle proprie case durante giorni qualunque, nelle strade delle piccole città o sui manifesti. Per non dimenticare, ho comprato il libro della mostra che ho sfogliato l'altra sera ed ho deciso di condividere qui.
Alcune tra le foto più belle.
Buona visione
Biografia - dalla rete.
Walker Evans è un nome di spicco nel panorama della fotografia della prima metà del Novecento, documentò gli affetti della Grande Depressione americana (crisi del 29).
Nato a St. Louis, Missouri, da una famiglia benestante, dopo aver studiato in alcune scuole esclusive lavorò per un breve periodo alla Public Library di New York e, nel 1926, partì per Parigi dove frequentò per un anno alcuni corsi alla Sorbona.
Rientrato negli Stati Uniti si avvicinò alla fotografia in modo sempre più professionale e sul piano interiore, iniziò a misurarsi con quello che era in quel periodo uno dei massimi fotografi: Alfred Stieglitz. Considerava il lavoro di Stiegletz troppo''artistico ''esteriore'' e lontano dalla realtà sociale.
Per la FSA Evans ha svolto reportages documentando la vita dell’America più rurale all’indomani della crisi economica del 1929 .
Sin dall'inizio del suo lavoro lo troviamo in giro per gli stati del sud e del centro sud con la sua inseparabile macchina di grande formato (una Folding 20 x 25), sempre intento a raccogliere, con una onestà senza compromessi, con una visione netta, austera e semplice, documenti diretti e spesso frontali sulle condizioni del paese, sulla situazione degli affittuari, sulle loro case, sui loro beni, sui sistemi di lavoro, sui raccolti, le scuole, i magazzini. Spesso egli tralascia di cogliere gli abitanti di questi edifici, ma chi guarda le sue foto riesce facilmente ad indovinare la loro presenza e il loro aspetto.
Sin dall'inizio del suo lavoro lo troviamo in giro per gli stati del sud e del centro sud con la sua inseparabile macchina di grande formato (una Folding 20 x 25), sempre intento a raccogliere, con una onestà senza compromessi, con una visione netta, austera e semplice, documenti diretti e spesso frontali sulle condizioni del paese, sulla situazione degli affittuari, sulle loro case, sui loro beni, sui sistemi di lavoro, sui raccolti, le scuole, i magazzini. Spesso egli tralascia di cogliere gli abitanti di questi edifici, ma chi guarda le sue foto riesce facilmente ad indovinare la loro presenza e il loro aspetto.
I suoi lavori sono un documento eccezionale sulla vita e le disastrose situazioni delle vittime della grande depressione americana. E’ un classico esempio di fotografo con una grande sensibilità sociale -oggetto di questa indagine sembra essere quindi il paesaggio che circonda la città-(non le grandi o almeno non solo-ma quelle di provincia)-quanto le città stesse ed il loro rapporto con l'ambiente circostante.
Evans predilige l'ambiente industriale rispetto a quello rurale ed il suo occhio attento scruta il confine tra campagne inurbate e periferie che distruggono inerosorabilmente la natura
Bellissime foto! Grazie per averle condivise con noi lettori :)
RispondiEliminagrazie a te, anche secondo me sono bellissime. Mi piacciono le fotografie diciamo "rubate" dalla vita quotidiana. Un bacio
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